Parco archeologico “Don Nicola Colella”

Parco Archeologico "Don Nicola Colella" è articolato in tre differenti zone - Piano San Giacomo, Tempio Italico, Santuario di Sant’Ippolito - ed è stato intitolato nel 2007 al Rev. Nicola Colella, studioso di Corfinio degli anni '30 che indagò...

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Descrizione

ll parco Archeologico è articolato in tre differenti zone - Piano San Giacomo, Tempio Italico, Santuario di Sant’Ippolito - ed è stato intitolato nel 2007 al Rev. Nicola Colella, studioso di Corfinio degli anni '30 che indagò il territorio ed approfondì la ricerca sulla topografia della città antica.
È possibile visitare le aree archeologiche prenotandosi all’Associazione Pro Loco Corfinio  3490707367 - prolococorfinioaq@gmail.com

Piano San Giacomo
L’area archeologica di Piano San Giacomo, denominata anche “Civita",  fu già indagata archeologicamente nei secoli passati. Gli scavi recenti hanno messo in luce una vasta area fittamente urbanizzata in età imperiale, ma già abitata almeno dal II secolo a.C. Dal I secolo a.C. sorgono  i primi edifici e il quartiere comincia ad essere organizzato in aree con funzioni differenti. Nel corso dei primi secoli dell'impero intorno ad una ampia strada porticata e ai vicoli minori sorgono case private, tra le quali la splendida e ricca domus con pavimenti a mosaico policromo, negozi ed impianti termali. Le strade individuate erano tutte "glareate", cioè con il fondo in ghiaia compatta. Anche i marciapiedi erano in ghiaia e con il cordolo in pietra, del quale sono ancora visibili dei tratti. Le basi quadrangolari, rinvenute lungo uno dei lati della strada maggiore e di quella secondaria, sono relative a colonne e a pilastri che sostenevano un porticato. Il lato porticato della strada maggiore era occupato da negozi ("tabernae"), costruiti in epoca posteriore alla grande domus.

Tempio Italico
L'area archeologica dei templi, lungo la via per Pratola Peligna, individuata già nel secolo scorso e nuovamente indagata nel 1994, comprende nella parte meridionale i resti di una necropoli arcaica, databile al IV secolo a.C. e costituita da tombe scavate nella ghiaia. Il tempio più grande (m 23x16 circa) è in opera incerta; la struttura è costituita da due ambienti, uno dei quali identificabile con la "cella", cioè la stanza adibita al culto. Ai lati della cella due stretti ambienti rettangolari, di uso incerto, dovevano risultare sotterranei. Non si conserva nulla dell'alzato e della scalinata d'accesso dell'edificio; la cella ha ancora buona parte del pavimento, in mosaico bianco riquadrato da una fascia nera. Il tempio è databile al I secolo a.C., quasi certamente dopo la Guerra Sociale.
Poco più ad ovest, in direzione Pratola Peligna, è visibile un tempietto rettangolare
(m 12 x 6 circa), bipartito internamente e con muri in opera reticolata. Nell'area dei templi sono stati rinvenuti vari materiali archeologici, tra i quali una zampa di cavallo in bronzo, parte di una statua equestre, e un cammeo con l'effigie dell'imperatore Claudio, conservati all’interno del Museo Civico Archeologico di Corfinio.

Santuario di Sant’Ippolito
Presso la fonte di Sant'Ippolito, a circa 1 km dal paese, è stato rinvenuto un importante complesso di strutture antiche, databile tra il IV e il I secolo a.C. La fonte, già nota nel Medioevo per la leggenda del martirio di Sant'Ippolito, è sempre stata nota, fino ad oggi, per le virtù terapeutiche della sua acqua. Il santuario è formato da due ambienti addossati ad un lungo muraglione situato su un terrazzamento sopra la sorgente, convogliata in una grande vasca di pietra; due vasche più piccole vennero edificate a monte della prima e ricoperte a volta. Davanti agli ambienti di culto è visibile un'ara marmorea che doveva servire per i riti sacrificali. Nell'area del sacello  sono stati ritrovati numerosi ex-voto anatomici, statuette di bovini e molte statuine bronzee raffiguranti il dio Ercole, tipiche dei depositi votivi dei santuari legati alla pastorizia e alla transumanza, oggi conservati all’interno del Museo Civico Archeologico di Corfinio. È possibile quindi attribuire il tempio a Ercole (collegata anche alle sorgenti), dato anche il rinvenimento di piccole clave e cippi con dedica alla divinità.

Modalità di accesso:

Aperto al pubblico

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 0864728100

Pagina aggiornata il 21/05/2024